Talents4business

Se mi segui su LinkedIn avrai visto che negli ultimi giorni ho condiviso due post: il primo parla del fallimento di Nokia, il secondo delle dimissioni “a sorpresa” di un dipendente

Che cosa hanno in comune queste due vicende? Entrambe evidenziano la responsabilità di chi in azienda da priorità a tutto fuorché ai propri collaboratori. Nel primo caso abbiamo dei dipendenti che, a causa del pessimo clima aziendale, hanno avuto paura di comunicare con i loro manager, i quali, di conseguenza, non sono stati informati di quanto il prodotto fosse ormai tecnicamente obsoleto; nel secondo, vediamo il caso del dipendente che, sentendosi collocato “sul gradino più basso delle priorità” del proprio manager, decide di licenziarsi.

Quello che però più mi ha veramente lasciato perplessa è il seguente commento: “Non capisco dove stia il problema. È forse un diritto stare nelle priorità di qualcuno? Parliamo di affari!”

 

 

Ok, allora parliamo di affari:

  • L’azienda che riesce a creare un clima lavorativo positivo e quindi coinvolge il collaboratore, vede crescere la produttività del +20% mentre l’assenteismo cala del 40% (Gallup Institute);
  • Quando si parla di personale di vendita, la produttività del “commerciale contento” aumenta del 37% (Forbes);
  • Più del 60% di infortuni sul lavoro sono legati a situazioni di stress (American Psychological Association);
  • Il valore delle aziende quotate in borsa riconosciuto come “bella azienda per lavorare” è aumentato mediamente di 14% ogni anno contro il 6% di aziende paragonabili ma non inserite nel elenco di “best place to work” (Forbes, Glasdoor)
  • La perdita e quindi la sostituzione di un dipendente varia da 16% della RAL per profili poco qualificati fino a 213% della RAL per dirigenti (Glickon), altri studi più cauti prevedono che ogni volta che un’impresa sostituisce un dipendente, costa in media da 6 a 9 mesi di stipendio tra recruiting e formazione (SHRM);

Quindi, se in azienda si instaurano relazioni esclusivamente utilitaristiche il team non esiste e l’azienda avrà vita breve.

 

 

In realtà molti degli imprenditori e manager che conosco hanno ben chiaro che dare priorità al collaboratore non è semplice sentimentalità, soprattutto in questo momento di grande incertezza.

 

Allora, sempre per “parlare di affari”, che cosa posso fare per aiutarti nel dare la giusta priorità al tuo collaboratore e quindi aumentare la produttività?

1 – Il prossimo appuntamento del HR Lunch, questo venerdì 13 novembre, gratuito e virtuale, sarà dedicato interamente al colloquio di feedback, confronto o valutazione delle performance, un ottimo ed immediato strumento di coinvolgimento e motivazione oltre che di crescita.

2 – Se vuoi approfondire di più, contattami e fissiamo un appuntamento per trovare delle risposte alla tua specifica situazione;

3 – Se hai veramente voglia di costruire modalità sostenibili nel tempo che ti permettono di motivare i tuoi collaboratori – anche a distanza – e attrarre nuovi talenti, allora il percorso Talents4Business fa per te! Online e quindi in sicurezza, passo per passo, confrontandoti con altri ma seguendo i tuoi tempi.

 

Ti lascio con una citazione di Enzo Ferrari:

L’azienda è composta primo dagli uomini che ci lavorano, poi dai macchinari ed infine dai muri.

 

Sono contenta sentirti o vederti via Zoom,

Valerie Schena Ehrenberger

 

Pubblicato il 11/11/2020

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