Calendario 2024
Benvenuto, benvenuta nell’area dedicata al nostro calendario 2024!
Valtellina Lavoro, società specializzata nella ricerca e selezione del personale, opera da oltre due decenni al fianco delle imprese prevalentemente della Lombardia.
Insieme a Talents4Business, la nostra sezione di consulenza, mentoring e training in ambito Recruiting, presentiamo per il secondo anno un calendario articolato attorno al tema centrale delle Risorse Umane e delle dinamiche aziendali.
” La Valutazione è la nostra capacità, le Persone il nostro Patrimonio.
Siamo convinti che Buona Consulenza significhi Ascoltare, Pensare ed Affiancare, piuttosto che parlare e vendere.“
Mese dopo mese, a partire da gennaio, forniremo dettagliati approfondimenti, sempre aggiornati, su temi specifici e di attualità. Il nostro obiettivo è assicurare che imprenditori e manager possano contare su team di collaboratori non solo competenti, ma anche soddisfatti e motivati. Vogliamo inoltre assistere le aziende nell’attrarre e fidelizzare i talenti necessari per affrontare le sfide che caratterizzeranno l’anno 2024.
Nelle pagine mensili troverai anche i link agli episodi del podcast Talents4Business Recruiting Talk del mese, che con le loro interviste sono un ulteriore fonte di stimoli di riflessione e risposte concrete.
Buon anno dai consulenti di Valtellina Lavoro e Talents4Business
Valerie Schena Ehrenberger, Claudio Bormolini, Chiara Smalzi e Giorgia Grigis
GIUGNO 2024 - Conosci il tuo Employer Brand?
La domanda di questo mese è volutamente un po’ provocatoria: conosci il tuo Employer Brand? Questo non è altro che la reputazione di cui gode l’azienda sul mercato del lavoro. Magari conosci le classifiche “Great Place to Work”? Ecco.
Sembra ovvio che il marchio da datore di lavoro, il tuo Employer Brand, influenzi direttamente il processo di recruiting. Se la tua azienda è riconosciuta come una “dove si sta bene”, risulterà attrattiva; se invece “le voci che girano” sono tutte critiche, allora farai fatica ad attrarre talenti.
Dal sondaggio che abbiamo condotto nei mesi scorsi “Come cambia il mercato del lavoro – nuovi scenari e aspettative” che ha visto partecipare 530 persone, risulta che prima di accettare un colloquio, solo il 25% delle persone guarda prevalentemente il sito web aziendale e quindi decide in base all’immagine costruita e comunicata dalla società stessa. Oltre il 40% delle persone cerca invece informazioni in rete, incluse le recensioni online, sui social network o piattaforme come Indeed; il 15% chiede a conoscenti. Che testimonianze trovano? Che racconti ascoltano?
In questo scenario, i dipendenti diventano i primi ambasciatori del marchio. Un collaboratore soddisfatto diventa un testimonial entusiasta, mentre uno scontento può danneggiare seriamente la reputazione aziendale. Un po’ come succede con il cliente d’albergo deluso che si sfoga con chi gli presta ascolto. Vale anche per il candidato che durante il processo di selezione non trova coerenza con le sue aspettative o con quanto dichiarato dall’azienda nella sezione “Lavora con noi” del proprio sito (quindi il 25% di cui abbiamo parlato prima).
Ma come si costruisce un Employer Brand positivo e autentico? Sicuramente non dall’oggi al domani, ma è un processo che richiede un impegno costante e un approccio trasparente.
Ecco qualche consiglio:
- Ascoltare i dipendenti: come vivono l’azienda? Raccogliendo feedback e suggerimenti si riesce a capire il loro vissuto lavorativo, a identificare eventuali aree di miglioramento ma soprattutto a definire quali sono le reali caratteristiche attrattive dell’azienda. Attenzione, questo vuol dire anche ascoltare chi lascia l’azienda … la tua azienda svolge degli exit interview?
- Comunicare in modo onesto e autentico: la trasparenza è la chiave. Le promesse aziendali devono essere concrete e rispecchiare la realtà quotidiana dei dipendenti. Se ci sono delle potenziali criticità, meglio dirlo subito. Ma anche puntare sulle specifiche caratteristiche dell’azienda. “Siamo in crescita, mettiamo la persona al centro” sono frasi fatte poco convincenti.
- Valorizzare le persone e promuovere una cultura aziendale positiva: riconoscere il contributo dei dipendenti, investire in un ambiente dove si lavori bene e una cultura inclusiva dimostra che l’azienda crede nell’importanza del proprio capitale umano, aumentando la fidelizzazione, la motivazione … e quindi lo storytelling positivo dei nostri ambasciatori!
A proposito di cultura lavorativa inclusiva: il mese di giugno è il 🌈Pride Month 🌈, ovvero il mese dell’orgoglio della comunità LGBTQIA+. È quindi una buona occasione per verificare se l’azienda è davvero pronta ad accogliere tutte le diversità nel rispetto della singola persona. Oltre a essere una questione di rispetto e diritti, è ormai dimostrato che essere riconosciuti come un’azienda che garantisce le stesse opportunità a tutti i candidati e gli stessi diritti a tutti i collaboratori rende l’azienda più attrattiva sul mercato del lavoro, soprattutto tra i giovani. Ecco il link a un episodio specifico del 🎙️ podcast T4B Recruiting Talk registrato esattamente due anni fa. Qualcosa è cambiato, ma la discriminazione rimane, come dimostrano anche i dati che abbiamo rilevato noi. Vestire il proprio logo con i colori dell’arcobaleno non basta per essere credibile per il potenziale candidato.
Quindi, da dove si inizia? Facendo una breve ricerca sul web per conoscere l’Employer Brand reale. E poi costruirlo, coinvolgendo i propri collaboratori. Per cominciare, guarda i consigli qui sopra.
Se vuoi confrontarti, noi ci siamo! Per i nostri clienti abbiamo gestito Focus Group, individuato i “10 motivi per cui lavorare qui” e definito una comunicazione vincente verso il mercato del lavoro e il candidato. Abbiamo svolto anche le analisi di clima aziendale per dare voce ai dipendenti ed ascoltare le esigenze dei collaboratori per rendere loro protagonisti nel racconto del tuo Employer Brand.
Buon lavoro,
Valerie Schena Ehrenberger e il team di Talents4Business e Valtellina Lavoro