Talents4business

Calendario 2024

Benvenuto, benvenuta nell’area dedicata al nostro calendario 2024!

Valtellina Lavoro, società specializzata nella ricerca e selezione del personale, opera da oltre due decenni al fianco delle imprese prevalentemente della Lombardia.

Insieme a Talents4Business, la nostra sezione di consulenza, mentoring e training in ambito Recruiting, presentiamo per il secondo anno un calendario articolato attorno al tema centrale delle Risorse Umane e delle dinamiche aziendali.

La Valutazione è la nostra capacità, le Persone il nostro Patrimonio.
Siamo convinti che Buona Consulenza significhi Ascoltare, Pensare ed Affiancare, piuttosto che parlare e vendere.

Mese dopo mese, a partire da gennaio, forniremo dettagliati approfondimenti, sempre aggiornati, su temi specifici e di attualità. Il nostro obiettivo è assicurare che imprenditori e manager possano contare su team di collaboratori non solo competenti, ma anche soddisfatti e motivati. Vogliamo inoltre assistere le aziende nell’attrarre e fidelizzare i talenti necessari per affrontare le sfide che caratterizzeranno l’anno 2024.

Nelle pagine mensili troverai anche i link agli episodi del podcast Talents4Business Recruiting Talk del mese, che con le loro interviste sono un ulteriore fonte di stimoli di riflessione e risposte concrete.

Buon anno dai consulenti di Valtellina Lavoro e Talents4Business

Valerie Schena Ehrenberger, Claudio Bormolini, Chiara Smalzi e Giorgia Grigis

MAGGIO 2024 - Come Reclutare la GenZ

Diciamocelo, nel mercato del lavoro attuale, una delle maggiori sfide per i Recruiter è attirare e trattenere i giovani della Generazione Z, i ragazzi nati tra il 1996 e il 2010, che stanno proprio cambiando le regole del gioco.

Ma sono davvero dei ragazzi svogliati, poco disposti all’impegno lavorativo? Assolutamente no. Hanno semplicemente un approccio diverso all’impiego professionale. Le sfide del periodo post-Covid, tra dimissioni dal posto fisso e richieste di maggiore flessibilità in tutti i campi, hanno dimostrato la necessità di un cambio di passo.

Abbiamo condotto un’indagine su 550 partecipanti di varie fasce d’età, chiedendo “Come cambia il mercato del lavoro: nuovi scenari e aspettative”.

Venerdì 19 aprile, durante l’evento Intrecciare Culture – La Generazione Z e il futuro del mondo del lavoro, abbiamo presentato i risultati riguardanti questa generazione, spesso per noi incomprensibile.

Innanzitutto, la Generazione Z è numericamente piccola, come evidenziano le statistiche sulla natalità e la decrescita demografica che conosciamo tutti. Questo comporta che il 64% di loro viene contattato dai Recruiter di aziende, agenzie o società di ricerca e selezione del personale senza essere attivamente sul mercato del lavoro, e solo il 21% si candida spontaneamente, rispetto al 37% degli altri segmenti di età. Quindi, se un giovane non invia un CV in risposta a un annuncio, non è per mancanza di interesse, ma semplicemente perché è stato già contattato da qualcun altro.

Chi invece cerca attivamente si affida quasi esclusivamente a risorse online. Pertanto, investire in una presenza online solida e attiva, utilizzando piattaforme come LinkedIn e ottimizzando la visibilità dell’azienda sui motori di ricerca, è fondamentale per intercettare questi talenti.

Ed ecco arrivato il momento del colloquio: il 37% della GenZ non si prepara a fondo, rispetto al 18% degli altri segmenti di età. Ciò significa che i Recruiter dovrebbero offrire supporto e orientamento ai giovani candidati, aiutandoli a comprendere il processo di selezione e il contesto aziendale.

La Gen Z stessa chiede questo: il 57% desidera un Recruiter che offra un approccio personalizzato, sia davvero interessato a loro e conosca bene sia l’azienda sia la posizione. Ciò richiede una preparazione differente da parte del Recruiter e la sua reale volontà di comprendere a fondo le esigenze e le aspirazioni della Generazione Z, offrendo soluzioni che rispondano ai loro obiettivi professionali.

Abbiamo anche chiesto loro cosa dovrebbe contenere un’offerta aziendale affinché venga accettata: il 77% della GenZ cerca una buona remunerazione, seguita dalla crescita professionale (70%). Questi dati evidenziano l’importanza di offrire stipendi competitivi, che non devono necessariamente essere legati a una specifica forma contrattuale (solo il 7% cambia per un’insicurezza contrattuale) e percorsi di carriera chiari.

E arriviamo alla famosa work-life-balance, perché sappiamo che l’equilibrio tra lavoro e vita privata è un altro must have: il 63% della GenZ lo richiede. Ma attenzione, negli altri segmenti di età questa percentuale è al 53%, quindi in fondo non così distante. Forse la differenza sta soprattutto nel fatto che loro la pretendono apertamente, mentre noi delle altre generazioni no?

Superato le fasi di ricerca, colloqui di selezione e trattativa, arriviamo al momento di inserimento in azienda. Inizia l’Onboarding, periodo particolarmente delicato i giovani, al termine del quale solo il 43% si sente parte integrante dell’azienda, contro il quasi 70% degli altri segmenti.

Nelle prossime settimane pubblicheremo le statistiche complete su questa fase delicata ma fondamentale per il successo del nuovo collaboratore. Se sei interessato alle statistiche complete, contattaci!

Ti consigliamo anche di dare un’occhiata alla pagina riassuntiva dell’evento Intrecciare Culture – La Generazione Z e il futuro del mondo del lavoro, con informazioni e testimonianze di aziende ma soprattutto dei diretti interessati, dei giovani della Generazione Z.

Buon lavoro,

Valerie Schena Ehrenberger e il team di Talents4Business e Valtellina Lavoro

Ps: vuoi sapere se il tuo processo di Recruiting è a prova di GenZ? Allora contattaci !